Costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa della ubiquità, contagiosità, e variabilità antigenica dei virus influenzali, dell’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze.
L’influenza è una malattia provocata da virus (del genere Orthomyxovirus) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche semplicemente parlando vicino a un’altra persona. I sintomi che all’inizio la caratterizzano possono essere variabili, dal semplice raffreddore al mal di testa, dall’infiammazione della gola alla bronchite, ai dolori osteo-articolari. Nei bambini si osservano più frequentemente vomito e diarrea, negli anziani debolezza e stato confusionale.
Inoltre, i sintomi dell’influenza sono simili a quelli di molte altre malattie; pertanto il termine “influenza” viene spesso impropriamente attribuito ad affezioni delle prime vie aeree, di natura sia batterica che virale. Il rischio è duplice: da un lato minimizzare il ruolo dell’influenza come causa di morbosità e mortalità, dall’altro ospedalizzare soggetti con malattie simili all’influenza, portando all’aumento dei costi assistenziali e dei ricoveri impropri.
In Italia, l’andamento stagionale delle Sindromi simili all’Influenza è rilevato attraverso la rete di medici sentinella Influnet.