I ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno analizzato, attraverso la risonanza magnetica, il cervello di 949 bambini e ragazzi dagli 8 ai 22 anni di età, scoprendo che i vecchi stereotipi secondo cui il cervello femminile lavora in modo diverso da quello maschile non sono poi così lontani dalla realtà.
Le donne mostrano più connessioni tra emisfero destro e sinistro (il primo deputato maggiormente al pensiero intuitivo, il secondo alle elaborazioni logiche), mentre in media negli uomini sono più sviluppati i collegamenti interni a ciascun emisfero (e nel cervelletto, responsabile delle funzioni motorie).
Il cervello femminile dunque è naturalmente portato a svolgere più compiti contemporaneamente, mentre gli uomini se la cavano meglio con lo svolgimento delle azioni istantanee. Una differenziazione, questa, che prende il via con la pubertà, prima, infatti, le diversità tra le connessioni dei cervelli maschili e femminili sono minime, mentre si diversificano a partire dai 14 anni circa.
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